
Pensare in modo troppo negativo alle situazioni che viviamo porta a provare emozioni negative forti, frequenti e durature, oltre che a condizionare negativamente il nostro comportamento. Dietro ad un’emozione negativa intensa (rabbia, tristezza, vergogna, ansia, senso di colpa), ci sono solitamente pensieri molto negativi. Per questo motivo, è importante imparare a riconoscerli e a ridimensionarli, prima che prendano il sopravvento e ci limitino troppo.
Come riconoscere i pensieri eccessivamente negativi?
- Tendi a valutare/ spiegare un evento spiacevole che ti è capitato basandoti quasi esclusivamente sull’ipotesi peggiore possibile?
- Tendi a saltare frettolosamente a conclusioni negative?
- Tendi a vedere come più probabili le conseguenze peggiori tra tutte quelle possibili?
- Tendi a vedere tutto come minaccioso e rischioso?
- Tendi a reagire eccessivamente (con emozioni negative intense o con comportamenti disfunzionali) agli episodi quotidiani che vivi?
- Tendi sistematicamente a vederti non abbastanza capace, non adeguato, non all’altezza della situazione?
- Tendi sistematicamente a vedere l’altro con intenzioni o comportamenti malevoli nei tuoi confronti?
E’ possibile modificare questo modo abituale di ragionare?
Sì, è possibile. Una volta riconosciuto che questo modo eccessivamente negativo di pensare è svantaggioso e controproducente, è possibile modificarlo in modo tale che diventi meno limitante possibile sulla nostra qualità di vita. Come tutte le abitudini scorrette che abbiamo, anche i pensieri troppo negativi possono essere modificati, con impegno e costanza.
In che modo può essere utile un percorso psicologico?
Un percorso psicologico può essere utile per:
- Riconoscere come le nostre reazioni eccessive (emotive e comportamentali) alle situazioni che viviamo dipendano da come “leggiamo” la situazione;
- Individuare gli “errori di lettura” che ci portano ad una visione prevalentemente negativa;
- Ridimensionare e ridurre, non eliminare, i pensieri negativi;
- Limitare la frequenza, la durata e l’intensità delle emozioni negative;
- “Allenare” un tipo di ragionamento più realistico e funzionale.